Un viaggio che resta nel cuore e nello stomaco, e come dicono a Bari scorz e tutt che in barese significa tutto insieme o prendi tutto, perché da qui ti porti a casa il colore di una terra autentica che sembra uscire dal passato e il sapore delle cose buone e genuine fatte con passione, tradizione ed orgoglio.
8 tappe in 4 giorni viaggiando in barca a vela, autobus e perfino in risciò! Quattro giorni di colori, profumi e sapori. Quattro giorni in Puglia che vi voglio raccontare partendo da…
Bari vecchia
Il primo incontro con Bari l’ho fatto a bordo della barca che sarebbe diventata la nostra casetta galleggiante durante il tour. L’accoglienza a base di burrata, mozzarella e taralli ha predisposto gli animi a immergersi nell’atmosfera pugliese.
Noi siamo arrivati in barca , ma ricordo che si può raggiungere la città con diversi mezzi, in aereo grazie a aeroporti di puglia.
Dopo una prima prova generale di navigazione per prendere confidenza con la barca a vela andiamo alla scoperta di Bari by night. Per la precisione di Bari vecchia e dei suoi orgogliosissimi baresi. E lo facciamo in risciò comodamente seduti dietro ai ragazzi che, con un entusiasmo e un amore travolgente per il loro paese, ci hanno fatto scoprire in una sola serata segreti, curiosità, tradizioni e movida barese.
Mentre pedalano ci raccontano di come qui sia normale trovare persone che lavorano e che cucinano per strada, lo street food barese. Fino al 1913 esisteva solo Bari vecchia ed era una tipica città di pescatori la cui vita era strettamente legata al mare. Ancora oggi le porte delle case sono sempre aperte. C’è condivisione e voglia di preservare ciò che di bello i tempi moderni hanno portato via. I bambini giocano a pallone nelle piazze, si rincorrono, gridano e si fanno sgridare dalle donne che sedute davanti alla loro porta stendono la pasta fresca.
E a proposito di pasta fresca, tra una pedalata e l’altra scopriamo la via delle orecchiette. Un nome una garanzia. Fino a tarda sera, in questo vicolo stretto, le donne impastano e producono chili e chili di strascinati, orecchiette e cavatelli che mostrano con orgoglio ai passanti.
Ed è solo l’inizio perché Bari, si scopre con sorpresa, nasconde vere delizie da street food in ogni piazza e dietro ogni vetrina.
Il crepuscolo si avvicina, le prime luci si accendono e le ombre si allungano mentre ci si perde nel dedalo di vicoli stretti e irregolari lastricati da pietre bianche e nere dette chianche.
Nella sola Bari vecchia ci sono 40 chiese e 120 edicole, piccoli punti con immagini religiose dove fermarsi a pregare, che rendono l’atmosfera decisamente vintage.
Cosa vedere a tutt Bari vecchia
Immancabile una tappa davanti alla Basilica di San Nicola, il patrono di Bari famoso in tutto il mondo perché è proprio da lui che nasce il mito di Santa Claus.
L’imponente edificio dallo stile romanico pugliese sorge a cavallo di quattro piazze note come Corte del Catapano ed è costruito in pietra bianca di Trani che attrae la luce e mantiene fresco l’interno.
La particolarità di questa chiesa è quella di essere divisa su due livelli: il primo è dedicato ai cattolici e quello inferiore è dedicato agli ortodossi che visitano le reliquie del santo almeno una volta nella vita.
San Nicola è il protettore dei marinai, dei bambini e… delle zitelle che, si dice, il 6 di dicembre fanno 3 volte il giro intorno alla Colonna Miracolosa all’interno della cripta con la speranza di trovare marito. Dovessi essere messa alle strette, sarò costretta a tornare a Bari anche se ora la colonna è stata protetta da una gabbia in ferro.
L’ultima tappa del centro storico è Piazza del Mercantile, centro politico e importante spazio pubblico di un tempo quando dal Palazzo del Sedile le famiglie nobili controllavano la piazza e sulla Colonna della Giustizia venivano puniti i debitori.
Dopo cocktail e assaggi in uno dei locali più innovativi della movida barese la serata si conclude in compagnia di un ragazzo, eccentrico artista di strada che crea ritmi e melodie con materiali naturali di recupero. Cantiamo e balliamo in cerchio incalzati dai ritmi e dalle filastrocche in dialetto.
Finalmente torniamo in porto dove è ormeggiata la barca e finalmente riposiamo con tutt bari- ind u cor.