Da tutti conosciuta come il punto di incontro tra i due mari, l’Adriatico e lo Ionio, Santa Maria di Leuca rappresenta una delle mete turistiche più ambite dai visitatori del Salento.
Il suo mare cristallino e le bianche grotte che ne costeggiano il litorale le valgono il nome di “Leuca”, dal greco leukos (bianco), il primo colore a essere notato una volta raggiunta questa località.
Un luogo in cui è possibile ripercorrere una lunga storia, fatta di incroci di popolazioni provenienti dall’Oriente e dall’Occidente, di grotte, ville e sapori. Un posto che offre così tante bellezze da vedere da doversi preparare prima di visitarlo.
La regione Puglia ci viene in soccorso con il sito ufficiale del turismo, in cui è possibile trovare tante informazioni utili su cosa fare e cosa vedere in questa fantastica terra.
Il suggestivo faro arroccato sul mare
Appena approdati al porto di Santa Maria di Leuca non si può non rimanere colpiti dalla maestosità del famoso faro, alto 47 metri e situato sul promontorio di Punta Meliso. Senza dubbio, uno dei principali punti panoramici della zona.
I visitatori coraggiosi potranno godere di un panorama ancora più suggestivo salendo i 254 gradini della scala a chiocciola che porta al terrazzo circolare del faro. Dall’alto del terrazzo si può, infatti, godere di una vista mozzafiato di giorno e, ancora di più, al calare della sera.
Al tramonto, i raggi del sole si riflettono sul mare creando un incredibile gioco di colori.
La lanterna dotata di 16 lenti e i tre fasci di luce che caratterizzano il faro, lo rendono affascinante anche di notte, oltre ad essere una guida preziosa per i marinai.
La Basilica di Santa Maria De Finibus Terrae
Ai piedi del faro si erge la celebre Basilica, prima santuario, nota con il nome “De Finibus Terrae”, tappa doverosa durante una gita a Santa Maria di Leuca.
Un nome, una leggenda, come si suol dire: secondo la tradizione, infatti, la Basilica sorge su un antico tempio che era stato dedicato alla dea Minerva, un’area al limite di tutte le terre. Per questo motivo, “De Finibus Terrae” (della fine del mondo).
Ben presto la Basilica si trasforma in un luogo di culto per i cristiani, grazie alla leggenda che vede San Pietro fermarsi presso la Basilica nella sua prima tappa del viaggio dalla Palestina a Roma.
Non a caso, uno dei tre portoni bronzei (quello centrale) che caratterizzano la facciata della Basilica è considerato la porta del cielo, ovvero la porta di ingresso al paradiso.
Le famose grotte bianche
Non è difficile vedere gruppi di turisti e appassionati di escursioni subacquee partire quotidianamente dal porto di Santa Maria di Leuca in barca a vela, diretti verso le grotte.
Le grotte bianche rappresentano una delle maggiori attrazioni della località.
Fra queste, la Grotta del Diavolo, così denominata per via delle superstizioni popolari secondo cui era abitata dai demoni; unica spiegazione ai rimbombi provenienti dalla grotta.
Si passa dal malvagio al benevolo visitando la Grotta del Presepe, così chiamata per la presenza di stalattiti, le cui forme ricordano quelle della Natività.
Appena fuori la costa di Santa Maria di Leuca si incontra la Grotta Porcinara, definita in questo modo per le grandi porte di accesso che la caratterizzano. L’ingresso principale è lungo 16 metri e, percorrendolo, si arriva a un atrio che presenta due aperture le quali affacciano sul mare.
E, poi, ancora: la Grotta delle Cazzafre, quella del Pozzo, della Lu Vangare, Le Mannute, Montelungo, Grotta del Brigante, e tante altre.
Molto suggestiva è, per esempio, la Grotta delle Tre Porte, cui si accede da un’altra famosa grotta, quella del Bambino. Visitandola si ha la sensazione di essere finiti in un’altra dimensione.
Altre grotte famose sono la Grotta del Fiume, quella degli Innamorati, la Grotta della Stalla e quella del Drago, che deve il suo nome alla presenza di uno scoglio, le cui sembianze ricordano la testa di un drago.
Entrambi i lati della costa sono dominati dalla presenza di queste cavità create dal mare: la costa che affaccia sull’Adriatico si presenta più frastagliata e alta, mentre quella dello Ionio è più bassa ed omogenea.
In entrambi i casi, vale la pena di prenotare un’escursione di queste suggestive grotte.
Le ville liberty sul lungomare
La posizione geografica di Santa Maria di Leuca ha favorito il contatto con popoli diversi. L’influenza dell’Oriente si percepisce dalle ville in stile liberty che si possono ammirare percorrendo il lungomare.
Si tratta di residenze costruite dalle famiglie aristocratiche alla fine del XIX secolo, dove soggiornavano durante i mesi estivi.
La Villa La Meridiana è stata la prima ad essere costruita ed è chiamata così per l’orologio solare che segna le ore sulla facciata.
Durante una passeggiata si possono ammirare altre affascinanti abitazioni. Un esempio di queste è rappresentato dalla Villa Episcopo, la cui principale caratteristica sono le sue due torrette che richiamano lo stile delle pagode cinesi, se non fosse per le decorazioni azzurre sul fondo bianco.
In definitiva, visitare Santa Maria di Leuca significa beneficiare di un viaggio all’insegna della storia del nostro Bel Paese, ma con uno sguardo all’Oriente. Si può chiedere di più?