Il Pancotto
E’ venerdì, e in questo giorno poteva capitare che fosse rimasto del pane, e visto che il nuovo pane si faceva di sabato, spesso quello raffermo si utilizzava per fare il ” Pancotto.”
Lo dice il nome si tratta di pane che viene cotto a pezzi in un liquido: brodo, acqua o brodo di verdura.
Il Pancotto è un piatto tipico della cucina povera, anzi, poverissima. Pochi ingredienti, economici e facili da reperire, per comporre questa delizia casalinga.
Ogni variante del pancotto utilizza i prodotti del territorio, verdure, olio o burro, formaggio ed erbe aromatiche tipiche.
” Il Pancotto” fatto ad arte era una minestra consistente e piacevole, purchè abbondante e servita molto calda, che allora non serviva solo ai vecchi senza denti e ai bambini, ma per tutta la famiglia, soprattutto nella fredda stagione.
Dice un vecchio proverbio: “Quand in fameja u j’è un indispòst, e’ pancot u l’mèt a post” ( quando in famiglia c’è uno indisposto, il pancotto lo mette a posto).
Ecco la versione pugliese “mangiata” come piatto entreé di una cena tipica organizzata dal mio amico, chef per una sera, Angelo Schiavarelli.
Ricetta
Conservare a tocchetti, di circa 2 cm, un pane di semola ( Laterza, Altamura, Matera…). Meglio sarebbe utilizzare la crosta. In una casseruola larga mettere a bollire circa mezzo litro di acqua leggermente salata. Versare dentro: 150 gr. di verdure campestri – 10 pomodorini appena incisi o come variante quelli appesi – 2 spicchi di aglio schiacciati, ma lasciati in camicia – 100 gr di prezzemolo compreso i gambi legati per poterli togliere a fine cottura – 4/5 foglie di alloro. Lasciare bollire per 10 minuti. Versare il pane spingendolo sotto il liquido e continuare a far bollire per altri 5 minuti. Aggiungere formaggio parmigiano ( ma va bene anche il grana o il pecorino ) meno di mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva con dentro del peperoncino tagliuzzato. Far bollire altri 2 minuti e spegnere. Coprire e servire dopo 10/15 minuti.