Il Salento, con le sue molteplici suggestioni, richiama a sé un pubblico eterogeneo di turisti.
Attratti dalle spiagge bianche e dalle acque cristalline, sono in molti a scegliere la zona, alla ricerca di un momento di relax a contatto con la natura, o di vacanze all’insegna del divertimento.
Oasi protette o spiagge di tendenza? Masserie fuori dal tempo, perse nell’entroterra, o strutture ricettive di design e locali all’ultima moda, sul mare? Il Salento offre davvero di tutto un po’ e, contrariamente a quanto spesso si pensi, sono tante le località che ancora riservano sorprese.
Se siete in fuga dalla folla e dalla confusione che animano i centri più gettonati, o se desiderate avventurarvi alla scoperta di un Salento ancora poco noto al grande pubblico, Marina di Novaglie può essere la destinazione che fa per voi.
Marina di Novaglie: il borgo che non ti aspetti, tra natura e storia
Distesa tra due mari, la penisola salentina ha accolto popoli e culture diverse, sin dall’antichità. I Greci e i Bizantini, i Normanni e gli Svevi, gli Aragonesi e i Borbone sono passati di qui, in un fecondo susseguirsi di stimoli e suggestioni. Oggi queste radici così ricche, plasmate dalla compenetrazione di contributi e contaminazioni differenti, danno vita ad un racconto inesauribile, tutto da vivere.
Perdersi tra i vicoli dei piccoli paesi fortificati, ammirare il mare dall’alto, tra gli agglomerati di case bianche, visitare le maestose piazze barocche: sono molti i percorsi che ci conducono alla scoperta dei tesori di questa terra.
Marina di Novaglie, ancora estranea dal novero dei comuni più frequentati della zona, è una delle sue perle.
Situata a pochi chilometri dalla più nota Santa Maria di Leuca, dove si incontrano i due mari che bagnano la regione, la località è l’affaccio costiero di Alessano, un piccolo comune della provincia leccese.
Situato in un’area abitata fin dal Paleolitico, anche grazie alle numerose fonti naturali, il paese sorge su un’antica fondazione bizantina. Immerse tra gli ulivi, le graziose contrade di Alessano conservano intatte decine di ‘trappeti’, affascinanti frantoi ipogei, nelle grotte scavate nel tufo: un lascito d’epoca medioevale, che testimonia l’antica tradizione locale della produzione dell’olio.
L’originario scalo marittimo, che costituisce oggi Marina di Novaglie, ha rappresentato nei secoli un approdo sicuro per i popoli che hanno visitato l’area salentina.
La località non manca di sorprendere per i suoi scorci suggestivi, disegnati dalle grotte carsiche cesellate dal tempo e dalle acque limpide dell’Adriatico.
Alla scoperta delle tracce del ricco passato di questa terra, si respira il fascino di una storia millenaria.
Nei pressi del porto è possibile ammirare ciò che rimane di due laure, piccoli monasteri ospitati nella roccia: singolari agglomerati di minuscole celle, ricavate all’interno di cavità naturali dai monaci basiliani, in epoca medioevale.
I pochi resti in terra rossa e pietra calcarea di quella che fu la torre del porto raccontano le imprese dei pirati Saraceni e gli sforzi dei Bizantini per tutelarsi dai loro attacchi.
Un percorso a contatto con la natura: le grotte di Marina di Novaglie
Marina di Novaglie è caratterizzata da una bassa scogliera rocciosa, a picco su acque trasparenti, e da meravigliose grotte marine, di interesse naturalistico e archeologico.
All’interno di queste cavità sono stati individuati reperti fossili risalenti a 30.000 anni fa e testimonianze di come le grotte abbiano ospitato insediamenti umani già in epoca preistorica.
Le insenature sono quasi tutte accessibili in barca, o anche in canoa e in kayak, se non disdegnate un pizzico di avventura. Alcune sono raggiungibili a piedi e portano a piccole cale, ottimi punti di accesso al mare, lontano dalla confusione delle spiagge salentine più conosciute.
Tra le grotte da non perdere troviamo:
- la Grotta Azzurra, così denominata per gli effetti suggestivi creati sulle pareti dal riverbero della luce sull’acqua;
- la Grotta del Diavolo, che affascina per l’ingresso angusto e il silenzio surreale;
- le Grotte delle Cipolliane, un frastagliato complesso di cavità, caratterizzato dalla presenza di due camere sovrapposte, di cui fanno parte la pittoresca Grotta del Presepe e la Grotta dell’Elefante, sede del ritrovamento di una pietra intagliata in epoca paleolitica;
- la Grotta del Laghetto, che racchiude uno specchio cristallino di acqua freschissima;
- la Grotta del Porto Vecchio, una camera di ridotte dimensioni, sormontata da un grazioso piano erboso;
- la Grotta del Ciolo, un antro naturale spettacolare, sede di testimonianze pleistoceniche e oggi meta di tuffatori coraggiosi.
Itinerari e suggestioni di una località tutta da vivere
Marina di Novaglie si trova in provincia di Lecce, a meno di 10 km da Santa Marina di Leuca, e la sua posizione consente di raggiungere facilmente una molteplicità di attrazioni: le spiagge sabbiose della costa Jonica, come quelle della vicina Pescoluse, e le meravigliose città d’arte della regione. Lecce e Otranto distano rispettivamente solo 60 e 50 km.
Il centro abitato del paese si sviluppa nella zona alta, dove si trovano villette e case imbiancate che, per l’estate, aprono le porte ai turisti, in cerca di una sistemazione al riparo dalla confusione.
Da qui è possibile partire a piedi, seguendo uno degli itinerari del Parco Regionale, per vivere un’esperienza a contatto con la natura. Prendendo il sentiero a sud del porto, ad esempio, si possono costeggiare le grotte delle Cipolliane, raggiungendone le camere alte. Il sentiero vecchio del Ciolo, sterrato, ma agevole da percorrere anche se non siete escursionisti esperti, regala incontri interessanti per gli amanti della flora selvatica: le campanule e i fiordalisi, oltre al raro alisso endemico di Leuca, valorizzano la passeggiata. Proseguendo fino alla spiaggetta del Ciolo, una minuscola insenatura naturale, ci si può rilassare al sole o nuotare in acque trasparenti.
Tra storia e tradizione, arte e natura, si è detto molto del Salento, ma sono tante le storie che questa terra magica e i suoi gioielli più nascosti hanno ancora da raccontare.