La storia
La pizzica è un ballo pugliese tipico del Salento, simile alla tarantella: non a caso, fa parte di quei balli nati nei secoli scorsi in Italia meridionale con lo scopo di “guarire” le donne tarantate. Attraverso il ballo e gli accordi in minore dati dagli strumenti, si pensava che la signora in questione potesse guarire facilmente dal male che l’affliggeva: metodo curioso (visto che, semmai, il movimento avrebbe contribuito più che altro a far scorrere a maggior velocità il veleno dell’aracnide nel sangue), ma che ha portato la nobiltà di Taranto ad esibirsi in questa danza per Ferdinando IV di Borbone in occasione della sua visita alla città, alla fine del ‘700. Andando più a ritroso nel tempo, pare che invece la danza fosse stata importata dai greci con il culto di Dionisio, dio del vino e dell’ebbrezza. Identificato, a Roma, con Bacco, veniva festeggiato in queste zone con balli sfrenati e alcool a fiumi.
Gli strumenti e il ballo
Gli strumenti principali di questa danza sono certamente il tamburello e il violino, ma non è raro trovare orchestre che la eseguono utilizzando anche chitarre e fisarmoniche per arricchirne il suono e sottolineare il ritmo serrato. È diventata celebre, a Melpignano in provincia di Lecce, la notte della taranta, durante la quale orchestre della tradizione salentina si esibiscono fino a notte fonda. Durante una di queste lunghe sessioni di ballo, persino Madonna, di origini pugliesi, partecipò all’evento. Si balla generalmente in coppia (uomini e donne, ma anche persone dello stesso sesso oppure mamme e figli, nonni e nipoti, ecc.), ma è possibile anche danzare in solitaria; la modalità più diffusa, però, è quella di gruppo in cui si danza in cerchio battendo anche le mani. Gli uomini possono ballare tra loro nella cosiddetta pizzica scherma, nella quale, per l’appunto, viene mimato questo sport in una sorta di divertente sfida. Prende sempre più piede una versione moderna della pizzica, dai movimenti più lenti e sensuali (almeno inizialmente), ma gli amanti della tradizione, magari meno giovani, preferiscono quella più tipica che spesso viene ballata anche in occasioni come i matrimoni o le feste in piazza. Non esiste una coreografia precisa o predefinita, ma di certo i piedi si muovono velocemente, in una sorta di tip tap saltellante e si può girare su se stessi o al braccio del compagno di ballo. Ogni zona ha i suoi peculiari movimenti, ma di certo questo ballo è espressione di libertà ed energia in tutte le sue forme.
I vestiti
Se si vuole seguire la tradizione fino in fondo, è adeguato indossare i vestiti tipici della regione durante le manifestazioni in cui si balla la pizzica. L’abbigliamento degli uomini è più sobrio ed elegante ed è caratterizzato da un gilet scuro (spesso sostituito dalle bretelle) che rimane aperto su una camicia a maniche lunghe e da pantaloni in tinta. Per le donne, invece, non c’è limite ai colori ma i vestiti hanno tutti un’ampia gonna che deve volteggiare a ritmo di musica ad ogni movimento: l’abito ricorda molto quello usato per ballare il tango; spesso si usano una cinta o una fusciacca per sottolineare il punto vita. In molti casi si utilizza anche un ampio foulard di colore rosso che accompagna la danza: anticamente, si riteneva fosse usato dalle donne che ballavano in coppia con gli uomini per dare via al corteggiamento, ma ad oggi rimane semplicemente un accessorio di contorno.
Qualunque sia l’abito che indosserete, anche se per amor della tradizione sarebbe opportuno indossare vestiti legati all’usanza della pizzica, ma è anche vero che risulta complicato trovarli nei comuni negozi fisici. Dunque la soluzione potrebbe essere quella di visitare siti di annunci gratis che abbiano la categoria abbigliamento come Annuncino.
Per ballare più agevolmente, le donne spesso sono scalze. Laddove il terreno lo permetta, di sicuro è il modo migliore per lasciarsi andare a questa danza frenetica, ma in caso contrario meglio optare per scarpe comode con il tacco basso. I capelli possono essere raccolti o rimanere sciolti per spettinarsi gradevolmente al ritmo della pizzica.
La pizzica oggi
Per chi ama particolarmente questo ballo e vuole eseguirlo al meglio, è possibile persino seguire dei corsi, anche se basta partecipare a una sagra in cui si danza in piazza per impararla senza difficoltà. Ma le lezioni di pizzica sono spesso accompagnate anche da cenni storici che approfondiscono la tradizione o persino da degustazioni dei prodotti tipici. Anche gli aspiranti strumentisti hanno corsi dedicati, così da infondere la giusta vitalità a tamburelli e violini e portare avanti negli anni una storia che dura da secoli.