Dopo Halloween e preparando il Capodanno, spesso si inizia a pensare all’arrivo delle feste mascherate con le solite domande di rito “Cosa facciamo a Carnevale? Dove andiamo? Da cosa ci vestiamo?”. Un’idea interessante da valutare è quella di passare il Carnevale 2020 in Puglia. Tradizioni antiche, sia religiose che culinarie, e un divertimento che mescola il sacro con il profano sono garantiti. C’è solo l’imbarazzo della scelta! Scopriamo insieme quali sono le manifestazioni più importanti all’insegna di satira, divertimento e (perchè no!) buona cucina tradizionale.
Il Carnevale di Putignano
Il Carnevale di Putignano è tra i più famosi in Europa, primato che si contende con il carnevale di Viareggio e quello di Cento. Una manifestazione che possiamo citare tra i più antichi carnevali: basti pensare che si tiene da oltre 600 anni (anzi per la precisione l’edizione 2019 è stata la 625esima). Quello che lo differenzia, però, è il periodo dell’anno in cui si tiene. Inizia il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, con le cosiddette “Propaggini” ma il Carnevale vero e proprio entra nel vivo con la festa di Sant’Antonio Abate che si tiene il 17 Gennaio. Da lì in avanti, fino alla giornata del Martedì Grasso, si tengono i Giovedì del Carnevale dedicati a ogni diverso strato che compone la società civile. Nell’ordine i giovedì in successione sono dedicati a: monsignori, preti, monache, vedove, pazzi, donne sposate e cornuti. Per le strade cittadine la domenica sfilano i carri allegorici dedicati agli eventi di politica ed attualità con la satira al primo posto come prevede la tradizione. Un periodo di festa da trascorrere tra le tante feste cittadine per degustare i piatti tipici della cucina tradizionale pugliese come la farinella, l’intorchiata, il sasanello e la cartellata. A proposito il nome della maschera ufficiale del carnevale di Putignano è proprio Farinella, in onore al piatto tipico che abbiamo menzionato poco sopra.
Il Carnevale di Gallipoli
Un altro evento molto interessante da tenere presente è il Carnevale di Gallipoli, che inizia con la festa di Sant’Antonio Abate e il rito della focareddha. Le maschere che lo caratterizzano sono quelle del “lu Titoru” e della madre Caremma. Questa figura è un po’ l’emblema del carnevale della città: è impersonificata dal soldato Teodoro che rientra al paese per festeggiare l’evento e, dato il carnevale che precede il digiuno della quaresima, decide di abbuffarsi di polpette e di manzo esagerando fino a morire. Tra una festa e l’altra, si consiglia un assaggio della cucina tipica che in questa zona vede come piatti forti pasticciotti leccesi, frise e pucce e il pane tipico detto pucciacaddhi pulina.
Il Carnevale di Manfredonia
Infine, è impossibile non citare il Carnevale di Manfredonia, diventato una manifestazione di interesse regionale per le sue peculiarità e famoso anche grazie alla partecipazione di personaggi dello spettacolo. Sfilate e concorsi per aggiudicarsi il premio per miglior maschera e miglior carro, feste di gruppo che coinvolgono anche i più piccoli, eventi peculiari come La Sfilata delle Meraviglie, la Golden Night e la Notte Colorata rendono questa festività un concentrato di divertimento unico nel suo genere. La maschera tipica di ZePèppe, personaggio proveniente dalla campagna, rappresenta il Re di Manfredonia, che porta a tutti i cittadini spensieratezza e buonumore. Non dimenticate di assaggiare le ferrate!