La costa Garganica, nel tratto che va da Peschici a Vieste, è quella che in assoluto è la più ricca di Trabucchi, tutelati dall’Ente del Parco Nazionale del Gargano, che ne ha promosso il recupero ed il riutilizzo.
Sebbene alcune strutture sono andate distrutte durante i secoli, ad oggi vene sono molti completamente ristrutturate e visitabili; in alcuni sono stati allestiti degli ottimi ristoranti che servono specialità garganiche e pugliesi rigorosamente a base di pesce fresco pescato in loco. Molto suggestiva la vista a picco sul mare, sopratutto al tramonto: impossibile non restare incanti dalle acque pulite del Gargano e dalla possibilità di osservare la costa da un punto così privilegiato, praticamente in mezzo al mare!
I trabucchi da non perdere assolutamente durante una vacanza sul Gargano sono:
– Trabucco di Monte Pucci
– Al Trabucco da Mimì
– Il Trabucco
– Trabucco Furcichella
– Trabucco della Chianca
– Trabucco di Scialmarino
– Trabucco di Molinella
– Trabucco di San Lorenzo
– Trabucco di Punta Santa Croce
– Trabucco di Punta San Francesco
Alcuni residui di trabucchi in disuso ed in pessimi condizioni di manutenzione si possono notare anche più a sud del Gargano, ad esempio nella città di Barletta; cenni storici assicurano la loro presenza anche a Molfetta e a Trani ma purtroppo sono stati distrutti nel corso degli anni e non ne rimane che il ricordo nei racconti degli esperti di storia locale.
I Trabucchi nel resto d’Italia e non solo!
Noti anche col nome di Trabocchi, i Trabucchi sono molto diffusi anche in Abruzzo, nella provincia di Chieti, in un tratto che prende appunto il nome di Costa dei Trabocchi (anche in questo caso tutelati come patrimonio regionale) e che va da Vasto ad Ortona.
Se ne trovano alcuni anche in Molise, a Termoli, ed in Veneto, a Chioggia, oltre che sul litorale pisano, dove sono chiamati Retone.
Fuori dai confini italiani esistono strutture simili sulle coste francesi, conosciute col nome di Pecherie.
