Giochi del Mediterraneo 2026: Taranto in difficoltà, Massafra, Castellaneta e Mottola meglio
Le ultime notizie sui Giochi del Mediterraneo, che si svolgeranno a Taranto, rivelano una situazione contrastante per i Comuni coinvolti. Mentre Taranto affronta potenziali ritardi che potrebbero compromettere la riuscita della manifestazione, Massafra, Castellaneta e Mottola sembrano aver superato le criticità. Il Commissario Massimo Ferrarese ha convocato il Comune di Taranto per lunedì, per discutere le problematiche persistenti nel progetto.
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La situazione di Taranto
Taranto resta sotto la lente d’ingrandimento con varie questioni irrisolte legate alle infrastrutture sportive necessarie per i Giochi del Mediterraneo. Non solo il centro sportivo Magna Grecia, progettato per ospitare otto campi da tennis e con un costo previsto di poco oltre 7 milioni di euro, si trova in difficoltà, ma anche altre strutture fondamentali come il PalaMazzola, dedicato a pallavolo maschile e ginnastica, il campo di calcio comunale a Talsano, il campo scuola Salinella per atletica leggera e la Villa Peripato per il basket 3×3. Questi progetti hanno importi significativi, complessivamente pari a oltre 12 milioni di euro, ma la loro realizzazione è a rischio.
Il Comune di Taranto si trova in difficoltà nel rispettare le scadenze. Mentre inizialmente si pensava di avviare i lavori entro gennaio 2025, le insegne di questo progetto sono cambiate, con nuovi slittamenti delle tempistiche. La proposta attuale prevede il rinvio ad aprile per il campo scuola e la Villa Peripato, a maggio per il PalaMazzola e il campo di Talsano, e a febbraio per lo skatepark, il cui progetto è in fase di verifica tecnica.
Se queste nuove date dovessero essere confermate, i lavori potrebbero concludersi a ridosso dell’inaugurazione dei Giochi, fissata per la fine di agosto 2026. Tale situazione desta preoccupazione poiché dimostra un’inefficienza nella programmazione e potrebbe costringere il commissario a rivedere le proprie decisioni, valutando un possibile affidamento diretto invece di attendere il Comune.
Ritorno al primo masterplan
La storia di questa situazione complessa risale all’inizio del 2024, quando la struttura commissariale aveva previsto una tempistica ottimistica per l’approvazione del primo masterplan. Il via libera al decreto, inizialmente previsto tra febbraio e marzo, ha subito un ritardo, facendo slittare l’intero programma, ma il Comune di Taranto non ha adeguato le proprie tempistiche di conseguenza. I lavori, ora programmati per il 2025, evidenziano una disparità di approccio rispetto ad altri impianti più grandi, come lo stadio Iacovone, il PalaRicciardi e lo stadio del nuoto.
Queste strutture hanno già visto l’avvio degli appalti e l’apertura dei cantieri. Il progressivo avanzamento delle opere per gli impianti di maggior valore solleva interrogativi sulla capacità di gestione dei progetti minori. Sembra evidente che ci siano problemi di progettazione e pianificazione che non sono stati affrontati in modo adeguato. Inoltre, il caso del Magna Grecia ha messo in luce difficoltà ulteriori; l’appalto per la redazione del Piano di fattibilità tecnico-economica è attualmente bloccato a causa di irregolarità documentali in uno dei soggetti coinvolti.
La crescita di Mottola, Castellaneta e Massafra
Al contrario, Mottola, Castellaneta e Massafra stanno procedendo con maggiore fluidità. Entrambi i Comuni hanno recentemente ottenuto l’affidamento dei lavori per i loro palazzetti, mentre Massafra ha ottenuto moduli approvativi dal Coni e dai Vigili del Fuoco per l’adeguamento del proprio stadio. Questo permette ai progetti di avanzare senza incontrare gli ostacoli che invece affliggono Taranto.
La variabilità nei progressi dei diversi Comuni richiama l’attenzione sulle attività svolte dai vari enti e sull’efficienza nel portare a termine le opere. La convocazione per lunedì rappresenta un momento cruciale per Taranto, dove si dovranno affrontare le problematiche attuali e definire una strategia per recuperare il tempo perso.
L’iter in corso per il Iacovone
Per lo stadio Iacovone, il lavoro è in progressivo avanzamento. La Impresit ha già avviato la demolizione di parte della struttura, mentre il deposito delle piscine olimpioniche è previsto in seguito. La Seli ha programmato di iniziare la ristrutturazione tra il 10 e il 15 febbraio, e l’assegnazione e avvio dei lavori sono un segnale positivo nel contesto generale.
Mentre la situazione del capoluogo pugliese resta incerta e carica di ansie, la speranza è che le discussioni in programma possano portare a un chiarimento e a un’accelerazione del processo di realizzazione delle opere necessarie per i Giochi del Mediterraneo.