Taranto e dintorni
C’è un lembo di Puglia che sembra non voler mai cedere il posto alla Basilicata. La nostra regione vicina, per molti versi simile e affine lungo i confini, ci contende un bel pezzo di mar Ionio, con spiagge spettacolari sabbiose e basse, acque limpide che diventano tiepide già a metà giugno e sono spesso visitate dalle grandi meduse bianche, i rizostoma pulmo, che spesso raggiungono i quaranta centimetri di diametro, con il caratteristico orlo viola attorno al cappello che sembra vetro opaco.
Da Bari occorre prendere la statale 100, quella che porta a Taranto e che attraversa, sfiorando appena la Murgia del sud Ovest, quella piana che poi muore tra i fumi e le polveri del grande disastro siderurgico dell’ILVA. Subito dopo Gioia del Colle, che ormai non si attraversa più con notevole risparmio di tempo e carburante, sulla destra appare la collina di Mottola, e siamo già in territorio tarantino. Di fronte ci appare il mare Ionio, una visione straziante per la bellezza dell’azzurro e il fosco mantello rossastro e sempiterno generato dal respiro dell’ILVA.
Questa è una zona che ospita oltre cento masserie storiche, tutte censite e vincolate. Moltissime sono attrezzate come agriturismi, bed and breakfast, veri e propri resort, masserie didattiche. E’ zona di pascoli, campi di grano e cereali, aree boschive ricche di grandi querce secolari, molte delle quali protette da leggi dello stato e inserite nella guida agli alberi monumentali della Forestale. Se avete a disposizione due o tre giorni, non necessariamente per il fine settimana, potreste dedicare il primo a questo pezzo di Puglia che già si avvia, cinquanta chilometri più in là a diventare Basilicata. Scegliete una delle cento masserie per mangiare e passare la notte e vagabondate fra strade secondarie e tratturi.
La zona dei trulli non è lontana. Scoprirete che ce ne sono anche lontano da Alberobello e che Martina Franca è anche più seducente, nobile e colta di quanto potevate immaginare. E che ovunque decidiate di mangiare, spenderete poco e vi leccherete le dita e sarete tentati di comprare il formaggio, il miele, il vino che vi riportano a voi stessi e alla vostra stagione più bella, qualunque essa sia. Ma preparatevi per il secondo giorno, quando deciderete di scendere lungo la costa ionica, lungo la statale 106 che punta dritta su Reggio Calabria, ma senza mai oltrepassare il confine pugliese, sulla costa sabbiosa e ricca di dune e lentischi di Chiatona, una specie di Copacabana in sedicesimo, dove da ragazzino andava ad abbronzarsi Rodolfo Valentino.
Ricettività
Per mangiare, dormire, relax e benessere coccolatevi alla Quis ut deus, masseria e centro benessere 0998110116 – 3453689241 in territorio di Crispiano. 50/60 euro a persona, in regime di bed and breakfast.