A Bari nuove regole per i locali di somministrazione in dieci quartieri

L’amministrazione comunale di Bari ha preso una decisione cruciale riguardo alla regolamentazione degli esercizi di somministrazione di cibi e bevande in città. Sono stati identificati dieci quartieri con aree sottoposte a “elevata tutela”, dove l’apertura di nuovi locali sarà soggetta a un sistema di valutazione basato su punteggi. Questo provvedimento viene attuato per cercare di limitare le aperture indiscriminate e affrontare le problematiche legate agli eccessivi rumori e al disturbo della quiete pubblica.

Le aree sotto regolamentazione

La disposizione coinvolge in particolare il centro di Bari, comprendente le zone di Murat, Umbertino-Madonnella e il centro storico. Qui sono state tracciate delle delimitazioni specifiche: Bari Vecchia avrà le restrizioni più severe, escludendo però piazza San Pietro, la Cattedrale e Santa Scolastica. Anche il Murattiano, da via Cairoli fino al lungomare e la stazione, e l’Umbertino, che raggiunge piazza Diaz, rientrano tra le aree dove le nuove aperture saranno fortemente regolamentate.

Le zone con minori tutele sono invece collocate tra via Cairoli e via Quintino Sella, oltre a Mandonnella, tra la ferrovia e via Rodi. I quartieri Carrassi e San Pasquale subiranno ulteriori limitazioni nelle zone concentrate attorno a viale Einaudi, via Amendola e via Pietro Sette. A Poggiofranco, la nuova movida si concentra a partire da via Mazzitelli e via Posca, dove le restrizioni saranno più rilevanti, mentre a Picone e in altre aree quali Torre a Mare e Santo Spirito, pur essendo tutelate, non ci saranno pesanti limitazioni.

Obiettivi del nuovo regolamento

Pietro Petruzzelli, assessore allo Sviluppo locale, ha sottolineato l’importanza di questo provvedimento per il futuro di Bari. Secondo Petruzzelli, l’obiettivo è gestire il progresso della città in maniera equilibrata e sostenibile, mantenendo un occhio di riguardo sia per i residenti che per gli operatori economici. Negli anni passati, il post-pandemia ha portato sfide significative, ma ora, grazie a misure strategiche, Bari sta recuperando il suo fascino turistico e l’economia locale ha visto importanti miglioramenti.

Petruzzelli ha spiegato che questo nuovo regolamento non solo mira a preservare il comfort dei residenti, assicurando loro il diritto al riposo, ma incoraggia anche la crescita dell’offerta turistica e ricettiva in aree meno sfruttate. In questo contesto, si prevede la creazione di un equilibrio tra le esigenze dei cittadini e quelle degli imprenditori, favorendo lo sviluppo nelle zone della città dove è previsto un intervento di riqualificazione.

Il sistema di punteggio per le autorizzazioni

Un elemento chiave di questa iniziativa è il sistema di punteggio, che stabilisce i criteri per l’assegnazione delle autorizzazioni relative alle nuove aperture. Per operare in aree tutelate, gli esercizi dovranno ottenere un punteggio di almeno 70, mentre per quelle con elevata tutela il punteggio minimo richiesto sarà di 100 punti, con un massimo raggiungibile di 150. Diversi fattori influiranno sul punteggio, come la quantità di attività simili presenti entro un raggio di 30 metri e la distanza da luoghi sensibili quali ospedali, istituti scolastici e strutture residenziali protette.

Particolare attenzione sarà rivolta agli orari di apertura, con una valutazione dell’impatto che potrebbe derivare dall’attività durante le ore notturne. Le attività in queste zone dovranno fornire documentazione sull’impatto acustico e ottenere le necessarie autorizzazioni dal Comune di Bari. Tuttavia, alcune categorie di attività, come quelle presenti in teatri, ospedali e altre strutture ricettive, saranno escluse da questo regolamento.

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