Puglia: è boom per la coltivazione di canapa
L’Italia è la seconda produttrice europea, dopo la Francia, nel settore della coltivazione della canapa. La regione italiana in cui nel corso degli anni si è riscontrato un incremento delle coltivazioni particolarmente importante è la Puglia. Questo incremento è stato sospinto dall’approvazione da parte del Consiglio regionale della Puglia, nel 2017, di una legge volta alla promozione della coltivazione della canapa, alla sua trasformazione e alla commercializzazione. Sono passati ormai 5 anni da quando questa nuova legge è stata approvata, anni in cui la coltivazione della canapa nella regione è decuplicata.
I molti diversi utilizzi della Canapa
Boom per la coltivazione di canapa, perché? Prima di tutto per la sua estrema versatilità di utilizzo. Dai semi di cannabis è possibile dare vita a coltivazioni che possono poi essere utilizzate infatti nei più disparati modi, per la preparazione di molti prodotti alimentari come la birra oppure la ricotta ad esempio, per la bio cosmesi, nell’arredamento e nel settore tessile, persino nel riscaldamento visto che con essa è possibile produrre del pellet di alta qualità. Senza dimenticare la cannabis light, che può essere assunta sotto varie forme, anche sottoforma di olio, e che nasce come integratore alimentare e come sostanze rilassante.
Perché proprio in Puglia
Viene naturale chiedersi però perché la Puglia sia la regione in cui la canapa ha riscosso il successo maggiore. È necessario ricordare che i bisogni di questa pianta – tipo di terreno quindi e clima – sono molto simili a quelli dell’uva. Laddove quindi la vite cresce alla perfezione, ecco che anche la canapa può prosperare. E in Puglia la vite cresce benissimo!
Inoltre la canapa ha un vero e proprio asso nella manica, la capacità cioè di ridurre il consumo del suolo. È una coltivazione che insomma permette di bloccare il fenomeno della desertificazione, così che sia possibile recuperare dei terreni che altrimenti avrebbero avuto come destino l’abbandono totale per almeno altri 10 anni. La canapa non solo blocca il processo di desertificazione, ma permette di rendere il terreno molto più ricco.
In Puglia sono innumerevoli i terreni che stanno andando incontro alla desertificazione, che hanno bisogno di essere recuperati, che in teoria per anni dovrebbero restare fermi, impossibilitati ad essere coltivati. Basti pensare ai terreni delle zone dove ha avuto luogo il disastro ambientale dell’ILVA. Con l’aiuto della canapa, ecco che questi terreni possono essere utilizzati, riconvertiti. È bene poi prendere in considerazione il fatto che lo sviluppo della canapa ha permesso e permetterà in futuro, anche la creazione di nuovi posti di lavoro. E anche questo, in un momento storico così particolare come quello che stiamo vivendo, non è certo un dettaglio di poco conto.
Il progetto Valore Canapa
A seguito di questo incremento delle coltivazioni di canapa, nasce il progetto Valore Canapa, in collaborazione con Regione Puglia, Università di Bari, Enea e CNR di Lecce. Il progetto ha come obiettivo quello di riuscire a creare delle filiere di lavorazione per ogni ambito di trasformazione della canapa e ha come cuore pulsante il centro di lavorazione e trasformazione della canapa di Crispiano, a circa 30 km a nord di Taranto. Fanno parte del progetto anche delle richieste di finanziamento, così che le attività della filiera possano essere supportate al meglio, così che sia possibile strutturare in modo adeguato il territorio, così che sia anche possibile convertire e bonificare i terreni che sono stati colpiti dall’ILVA.
Il tavolo di filiera della canapa industriale
Nel dicembre del 2020 è stato istituito il tavolo di filiera della canapa industriale presso il Ministero delle politiche agricole, la cui riunione di insediamento ha avuto luogo proprio in questi giorni. Il tavolo è stato istituito per riuscire a pianificare al meglio tutte le scelte future di questo importante settore in costante crescita e per cercare di rendere quanto più possibili forti le politiche di filiera. Ovviamente anche la Puglia, in quanto regione in questo momento potente del settore, era presente. Adesso non ci resta che attendere per scoprire quali regole verranno fatte scendere in gioco e come sarà l’andamento delle coltivazioni. Siamo certi però che l’ascesa della canapa in Italia sia solo ai suoi inizi.