Molfetta è una città della Puglia, in provincia di Bari, con più di sessantamila abitanti. Sorge sul basso Adriatico ed suo fascino è senz’altro il mare. Il porto ha come sfondo le pietre bianche del duomo duecentesco con le alte torri. Il mare ha portato in questa città il senso dell’altrove e della mescolanza, continua e secolare di genti e di culture. Gli uomini partivano e rimanevano lontani per lungo tempo tornando con idee e mentalità nuove, le donne restavano, conquistando forza e indipendenza, governavano la casa e i beni: generazioni di donne autonome a Molfetta. Città operosa che produce accoglienza, confronti anche aspri e libertà di pensiero; annovera tra i suoi concittadini Gaetano Salvemini, storico e grande meridionalista e Riccardo Muti, eccezionale direttore d’orchestra. La città è attraversata da sentieri di arte e di storia: il centro antico con il suo duomo medievale, i ricoveri dei pellegrini in partenza per la Terrasanta, le belle chiese barocche, il sito neolitico del Pulo. I quartieri sul porto, fatti di stretti vicoli rivelano una piccola casbah mentre la città ottocentesca, a ridosso del centro storico si apre al dialogo con i suoi caffè, i suoi negozi e “l’andarivieni”: il corso è il luogo della sacra passeggiata meridionale. Si mescolano suoni, profumi e colori in questa città: abbiamo il verde argenteo delle distese di ulivi insieme ai profumi dell’olio nuovo, appena molito nei frantoi; abbiamo il rosso cupo e il nero delle statue processionali pasquali con le loro solenni marce funebri in un rito che non è mai vetrina per turisti ma autentico percorso religioso.
MA QUALI SONO LE 7 COSE DA FARE ASSOLUTAMENTE A MOLFETTA?
- Visitare il Duomo vecchio
Il Duomo medievale, con le sue alte torri, è situato ai margini del borgo antico della città di fronte al porto. E’ considerato il simbolo della città di Molfetta. E’ un singolare esempio di architettura romanico-pugliese.
La navata centrale è coperta da tre cupole in asse con tegole costituite da chiancarelle che ricordano i famosi trulli della Valle D’Itria. Il complesso è serrato da due maestose torri campanarie. Sono gemelle, a base quadrata e alte 39 metri, aperte sui quattro lati da finestre bifore.
- Visitare il porto e l’antico faro
Il porto di Molfetta ha sempre rappresentato un importante snodo commerciale ed è il più importante dal punto di vista peschereccio di tutto il basso adriatico; non sembra un caso che il Duomo vecchio, grandioso esempio di architettura pugliese, si affacci proprio sul porto.
- Visitare il santuario della Madonna dei Martiri e l’Ospedaletto dei crociati
La Madonna dei Martiri è la compatrona della città, a lei è dedicato il santuario che si trova fuori dal centro abitato sulla strada che porta a Bisceglie. Il santuario è stato costruito nel medioevo nei pressi di un ricovero per i crociati che, feriti, rientravano dalla Terra Santa. A settembre la Madonna dei Martiri viene festeggiata, e, dopo aver addobbato la sua statua viene condotta con una processione a mare presso la banchina S. Domenico.
- Visitare le chiese barocche del borgo antico
Il campanile della chiesa barocca di San Pietro, situata nella città vecchia di Molfetta, è di particolare bellezza soprattutto se scorto in lontananza in quanto svetta tra i tetti delle antiche residenze del centro storico. La chiesa ospita al suo interno un monastero di monache di clausura.
- Degustare, nel periodo della raccolta delle olive, l’olio appena molito
Il profumo dell’olio, appena molito, entra nelle case portato dai padri, di ritorno dal frantoio. Il suo colore verde e il suo sapore, inizialmente forte ed aspro, sono tra i ricordi, più vividi, di tutti i bambini che, con impazienza, ne volevano assaporare il gusto.
- Visitare i cantieri navali che sorgono vicino al porto
Molfetta vanta una serie di piccoli cantieri navali di prim’ordine già dal medioevo ed attivi ancora oggi.
- Assistere alle processioni pasquali i cui riti richiamano turisti da ogni parte d’Italia
La città di Molfetta è molto nota per i suoi suggestivi riti processionali pasquali e per le sue statue opera dello scultore molfettese Giulio Cozzoli.